Cosi’ come l’odore dei pini mi riporta alle estati di Palinuro, il sapore del cetriolo negli hamburger di McDonalds riaccende in me le sensazioni di Londra.
Niente nella mia giovinezza e’ stato più influente, motivante, illuminante di Londra, delle sue strade e della sua avanguardia.
Atterrare a Londra quell’estate del 1988, vedere il mondo di la fuori. Un mondo nuovo che improvvisamente travolse i miei occhi ed il mio petto, perché quello che vedevo con gli occhi faceva bruciare in petto la curiosità, la passione, la voglia di vivere e sognare un futuro ispirato da e vissuto in un universo nuovo, grande, veloce, stimolante.
La prima volta nell ’88, mi aggregai ad una scuola superiore di Napoli che organizzava corsi estivi di lingua e cultura inglese a Londra. 20 giorni, più o meno, a Luglio, presso il Queen Mary College di South Woodford. Il mio primo volo aereo. Alloggiavamo alla Lynden hall, la mia stanza al primo piano in fondo al corridoio.
Conoscevo inizialmente soltanto Elena e Daniela di quel gruppo di ragazzini. Fu scelta coraggiosa quella di partire, per un ragazzo di 13 anni come me. E si rivelò una delle cose più giuste che ho fatto.
Legai poi tanto col gruppo, conobbi Mario, Gerardo e Giovanni G che per anni fu poi tra i miei migliori amici. Diedi il mio primo bacio ad ua ragazza, Chiara, fu un’emozione tanto forte che la vista mi si annebbio’; fu come perdere conoscenza durante quei pochi secondi, talmente fu travolgente quel primo bacio. Eravamo sotto un albero, ai bordi del campo da calcio del Campus, questo non me lo scordo. Partecipai con successo ad un talent contest cantando la canzone “il gatto e la volpe” accompagnato dalla chitarra di Giovanni: scoprì che sapevo cantare bene, che mi piaceva farlo per me ed in pubblico…fu anche quella una fondamentale prima volta.
E prima vacanza da solo lontano da casa e famiglia, addirittura all’estero. E prima volta in un McDonalds.
Fu un’estate di Prime Volte adesso che ci penso mentre scrivo.
Ci ritornai l’estate successiva, nell’89, stesso format, gruppo simile. Stavolta legai anche con persone esterne al mio gruppo, ricordo i Greci e Kiki (che poi venne a trovarmi a Napoli qualche anno dopo).
E le escursioni a Londra, un paio di volte anche da solo, usando la mitica Underground. Divento’ il posto piu’ eccitante del Mondo per me.
Ci sarei ritornato varie volte negli anni successivi, stavolta da solo o con qualche amico: Londra divenne la mia terra promessa della quale sognavo per tutto l’anno, contando i giorni che mi separavano dalla fine della scuola o dei corsi Universitari e il mio prossimo viaggio a Londra. Alimentato il mio sogno londinese dalla crescente passione per Elton John e per i Pet Shop Boys, questi ultimi che per me impersonificavano pienamente il mood di Londra che avevo in mente.
Una volta nel ‘92 ci andai completamente da solo ed all’avventura, alloggiavo in una camera condivisa con uno sconosciuto, a Dorset Road vicino Vauxhall Bridge. Poi in poco tempo feci amicizia con un bel po di gente ed alla fine mi divertii tanto, uscivo la sera per locali (il Bar Madrid!), cercavo lavoro, vagavo senza mete precise per la citta’…semplicemente nutrendomi dei suoni della lingua, dell’avanguardia dei posti…una spugna il mio cervello ed il mio cuore ed i miei sensi…in giro per Londra. Dopo circa un mese decisi di tornare in Italia … avevo la ragazza a Napoli, Daniela , e poi l’Universita’ sarebbe cominciata di li a poco, ed il senso del dovere chiamava come sempre.
Nel ‘94 in estate ci tornai con Salvio, Leonardo e Pasquale. Alloggiavamo tutti e 4 in una camera al primo piano di una casa di un fittacamere nel quartiere di Kilburn.
Ci sono tornato poi qualche altra volta, Una volta anche per una breve vacanza con Valentina, quando incotrammo anche Marco e Gianfranco.
La mia vita prese nell’88 una direzione diversa grazie a Londra. Niente sarebbe stato piu’ come prima. Il cambio di prospettiva e di direzione della mia vita, dei miei pensieri, dei miei gusti ed aspirazioni determinato dall’illuminazione, dall’influenza di Londra sono stati marcatissimi e determinanti per il prosieguo della mia vita stessa e della mia crescita come essere umano.
Tutte le esperienze che viviamo e le persone che conosciamo determinano in noi e nella nostra vita un cambiamento che poi si propaga influenzando gli eventi del nostro futuro.
Ma Londra e’ stata per me qualcosa di piu’ di questo, o forse qualcosa di talmente massivo da poter essere paragonato ad all’effetto di una moltitudine di eventi. Il cambio di direzione e prospettiva fu quasi totale, palese, palpabile ed evidente ancora oggi in quel che sono.
…might be continued…