“…Between 1992 and 1997 I’ve been the singer and lyricist of the rock band “Mr Bloom”. 5 unforgettable years. The Band and what it represented will remain forever a very important part of my life.
Mr Bloom’s early squad was a 6 piece band: singer (me), bass (Ciro), lead guitar (Emiliano), rhythm guitar (Gianluca), drums (Antonino) and keyboards (Michele). In the mid 90’s the band moved to a minimal sound with a 3 members team: me (vocals), Emiliano (giutar), and Ciro (bass). With this latest formation (different drumers followed us in various exhibitions) we continued composing and executing most of the pieces listed below. In some way, composing and executing our lives.
…”

Questa e’ la prima descrizione che scrissi della band quando iniziai a pubblicare Lapelazzuli.com, o forse anche durante i primi mesi quando ancora pubblicavo su Xoom o Digilander prima di registrare il mio dominio web. I Mr Bloom sono stati per me un capitolo intenso, musicale e sociale.

… Mi chiamavano Gianni “Complimenti”

Quando entrai a far parte del gruppo ancora non ci chiamavamo Mr Bloom. E la band aveva nel repertorio pezzi dei Pink Floyd, Santana, dove in buona parte la parte vocale era assente. La prima apparizione in pubblico fu all Casa del Popolo di Ponticelli: ricordo ancora parte del repretorio composto da Wonderful Tonight (Clapton), Roadhouse Blues (Doors), Quanno Chiove (P Daniele). Poi quello che proponevamo inizio’ a cambiare, ad essere influenzato da tutti ed in maniera evidente anche da me: suonavamo anche Velvet Undergroud, Jerry Lee Lewis.
I concerti di Taverna Bacchus, Villa Troisi, Piazza Del Gesu’ rimasero memorabili. Il primo alla Taverna Bacchus ebbe un successo tale che il locale non riusci ad accogliere tutti i “supporters” cosi’ che si creo’ folla fuori e per strada con impatto sul traffico locale. A Villa Triosi fummo capaci di bruciarci i 30 minuti a disposizione con solo 3 pezzi lunghissimi tra i quali Heroin dei The Velvet Underground.
Quella di Piazza del Gesu’ (credo fosse ad un qualche evento organizzato dal Partito Democratico o di sinistra dell’epoca, in periodo pre elettorale) fu la nostra performace migliore o comunque di maggiore impatto, davanti ad una relativamente grande folla di gente che sembro’ apprezzare tantissimo, tanto che a fine concerto ricordo ci avvicino’ anche un sedicente talent scout o rappresentante di una casa discografica per proporci un qualche accordo: un fake credo, non lo risentimmo piu’.
Registrammo un pezzo (Politician) scritto interamente da me per una collezione di varie band emergenti nel napoletano, in uno studio di registrazione vero!. Del progetto non se ne fece nulla e la registrazione io non l’ho mai avuta.
Provavamo la domenica pomeriggio (dopo pranzo! che fatica) dalle parti di Cercola, in una stanza in una falegnameria gentilmente concessa da conoscenti.
Proponevamo cover Rock, e scrivevamo anche pezzi nostri (io i testi, Emiliano e Ciro le musiche): Hi-Fi Addict e Timeless Noise erano i nostri pezzi piu’ rappresentativi (a questo link qualche dettaglio ed i testi: https://www.lapelazzuli.com/legacy/MrBloom.htm ).
E ci frequentavamo nel weekend, spesso passavamo le serate in giro per il centro storico di Napoli o nei centri sociali, dove a volte suonavamo anche.

Avevo 18-20 anni… Quanta energia e quanta passione! Suonavo con la band, uscivo con gli amici del gruppo e del centro storico, frequentavo Ingegneria, ed uscivo anche con gli altri amici della associazione Libera Azione. Eccetera eccetera.

Durammo insieme per 5 anni noi Mr Bloom. Poi, credo, iniziammo a renderci conto di non decollare, gli studi Universitari miei e di qualcun altro ed altri interessi prendevano tempo ed energie…, iniziammo a disgregarci dopo 4 anni; poi un anno e mezzo circa ancora in cui io Ciro ed Emiliano continuammo per un po’ a suonare in 3.

Nel 2000 chiesi a Ciro di scrivermi qualche riga sulle origini del gruppo da mettere sul mio sito. Riporto qui lo scambio di email.

Da Ciro:
Mr Bloom – The Story
Non e’ facile. bisognerebbe cominciare.. vediamo un po’…no, l’anno non me lo ricordo peggnente.
Il nucleo originario, per le prime prove, era costituito da michele, emiliano, gianluca e betta mia sorella, credo. Ma questa parte te la devi far dire da emiliano. Io subentrai un mese o due dopo. All’epoca suonavo la chitarra. Ma dato che ce n’erano gia’due,decisi che sarei stato il bassista. Il mio maestro me ne presto’uno modello the platters, una mazza vecchia di vent’anni… si provava in una fabbrica dalle parti di casa di antonino (michele conosce tutti i particolari) ed il repertorio comprendeva “apriti cuore” di l.dalla, moonlight shadow, quanno chiove, un’altra di pino che non ricordo…quando entrai io nel gruppo, insieme con marco cardillo, spingemmo per inserire anche albachiara, odiata da emiliano leader del gruppo…c’erano anche due canzoni, composte da emiliano e michele credo. Di una non ricordo il nome, l’altra era la famosissima”all’ombra di un albero” che diceva tipo”all’ombra di un’albero, ci trovammo insieme-e tu mi guardavi con il tuo sguardo lieve(?) parlavamo di me, parlavamo di te-di tutti i nostri perche'”. marco era una puzza come batterista, e ci dava sempre problemi, per la sua incostanza e svogliatezza… SOPRATTUTTO EMILIANO SCAZZAVA CON LUI. Fu con questa formazione che facemmo la nostra prima apparizione in pubblico. La gig era casa dello zio di gianluca, il pubblico composto da parenti, genitori e nonni, soprattutto. qualcuno deve ancora avere il filmino registrato. E’ridicolo. Ma gia’allora si potevano vedere le varie attitudini individuali, leggi il suono pulito, netto e incisivo della fender di emiliano, i volumi spropositati del mio amplificatore(e anche della mia pancia, ad essere sincero), le “variazioni sul tema” di michele…. Marco si comportava come una superstar, e tipo si fermava durante le canzoni, portava tempi del tutto improvvisati e ovviamente scrausi. Betta, era dolcissima e bellissima come al solito.
Fu poco dopo che mia sorella e marco lasciarono, entrambi perche’non sopportavano il leaderismo mussoliniano di emiliano. Credimi, se lo avessi conosciuto allora..un’altra persona. Ma era solo molto determinato, come ora. Continuammo cosi’ per un poco, fino a quando… ecco, ora la mia memoria fa un po’ fetecchia, perche’credo fosse allora che ci mettemmo alla ricerca di un cantante e di un batterista, e dovemmo cambiare posto dove provare, anche perche’ i genitori di michele, che ci avevano procurato la sala prove, erano molto incazzati con noi per aver cacciato marco. Emiliano era tacciato da tutti di essere un arrivista, ma noi condividevamo perfettamente la scelta.
Credo che fu allora che la nostra intesa musicale si rafforzo’, intendo fra me e lui, perche’ lui, che mi aveva considerato sempre un po’bambino, si rese conto di quanto la cosa mi prendesse, di quanto la musica stava diventando importante, per me.I gentitori di michele ci procurarono un’altro posto dove suonare, la falegnameria di silimbri-te la ricordi, no?. La mettemmo a posto, era bellissima, non ci sembrava vero.
Io, intanto, diventavo sempre piu’rocchettaro:capellone, spinelli, droghe varie… mi sentivo sempre piu’inadeguato, e gli altri erano tutti presi nello studio…martellavo per fare un repertorio tutto rock, tipo led zeppelin e deep purple, e in parte ci riuscii, anche se conservammo una parte del vecchio repertorio. cercavamo gente, e avremo provato con una decina di cantanti, in quel periodo. in particolare ne ricordo una, presentataci dal padre di emi, che era un cane, e che voleva imporci le canzoni composte dal suo maestro, e che voleva fare le selezioni per sanremo. La bruciammo alla seconda prova. Era anche bruttissima. mah, chissa’, magari ha fatto strada.
Insomma, tra varie avventure e peripezie, ecco farsi strada due giovanissimi musicisti, Sandro e Bruno Cuomo, rispettivamente batterista e cantante. Il primo, era a mio avviso il miglior batterista che abbiamo mai avuto. 15 anni, ma ce l’aveva nel sangue. Purtroppo, anche a causa della sua giovane eta’, era spocchioso, tanto che non si preparava mai i pezzi. Li improvvisava, anche se decisamente meglio di marco cardillo. il secondo era un cane. Ma ce lo tenevamo per non perdere sandro. Era famosa la rivalita’ fra sandro e paciuzzo, che pretendeva di essere l’unico e indiscusso asso della batteria. e che era molto ma molto geloso di me, all’epoca diceva che eravamo la sessione ritmica migliore di napoli, insieme.All’epoca il pezzo che mi ricordo suonavamo con piu’piacere e trasporto era Shine on your crazy diamond. Ed andava piuttosto bene.
Io miglioravo, emiliano pure…..michele faceva dei buoni assoli, e mi ricordo che aveva quasi perso la bruttissima abitudine di fare note a casaccio nel mezzo del chorus. Mi pare che coi fratelli cuomo non abbiamo mai fatto date. Pero’ tutti gli amici non mancavano mai di venire. Primo fra tutti, sebastiano, non dimenticarti di mensionarlo, nella tua storia. credo che per un 3-4 anni e’ stato membro ad honorem, del gruppo. Mai, mai mancava, con il suo starben. Lunghe sessioni di spinelli e musica…un periodo indimenticabile. Credo che io avessi tra i 16 e i 17 anni, emiliano e gli altri un paio in piu’. Non ricordo perche’ lasciarono, i cuomo, ma fu in malo modo. minaccie di morte da ambo le parti. il resto della storia e’ molto confusa, nei miei ricordi.
Antonino, per esempio, non mi ricordo come entro’nel gruppo.
Fu comunque poco dopo che uno stronzo con una voce originalissima e un’attitudine musicale incredibile entro’nel gruppo. Si chiamava Complimenti.
Ah, un’altra cosa, il nome Mr Bloom l’ho inventato io. All’epoca spesso andavo dal papa’di emiliano a parlare dei libri che leggevo, e ulisse e’stato sempre il mio argomento di lettura preferito. Fu un giorno, che cominciammo a parlare dell’ulisse di joyce, ed io gli dissi: fantastico, ‘sto libbro. esaggerato. Ma come si chiama il personaggio principale, quello che si fa tutte le pippe mentali?
Ecche’ significa blum in inglese?-parlavo cosi’, ero piuttosto rozzo anche allora-…e’cosi’ che si chiamera’il gruppo. Lui mi diede del genio. non credo di esserlo mai stato, ma agli altri piaque, cosi’…gianni, sicuramente ho dimenticato pezzi importanti, e’un po’ personale come storia – ma quale storia non lo e’?.
falla vedere ad emiliano….. sicuramente avra’mille cose da aggiungere.
Poi, per la parte riguardante noi…io credo che il gruppo, quello serio, sia nato quando ci siamo separati io, tu ed emiliano.

 Da: Lapelazzuli Giovanni
 Di prima del mio arrivo so ben poco, ma ricordo che a propormi al gruppo fu edoardo, un batterista entrato da pochissimo nel vostro gruppo, ed uscito dopo un paio di giorni dalla mia entrata…
Forse te lo sei dimenticato, ma alla vostra ‘prima’ nella villa dello zio a san sebastiano, c’ero anch’io! Tra il pubblico….vedi un pò il destino. Mi portò Pieraldo, mio zio, che l’estate precedente vi aveva scortati a Malta.
Del terrorismo psicologico di emy mi ricordo…..qualche sera dopo il concerto ci fu a casa tua il compleanno di Betta, ed io ero li ancora con Pieraldo. Suonammo il piano ed io cantai una canzone…..Gianluca mi chiese se mi faceva piacere unirmi al gruppo, ma la mia risposta di assenso mi fu smorzata in gola dallo sguardo scettico di emiliano……
Poi Edoardo, col quale avevo un gruppetto, mi chiese di provare con dei ragazzi che lui conosceva…..mi presentai e….sorpresa, eravate voi.

… to be continued….